Martina Cameli
Note e quaderni di Meglioranza da Thiene
Originario di Thiene, nel Vicentino (ma in diocesi di Padova), con studi e ordinazione chiericale probabilmente padovani, Meglioranza è un notaio-chierico-forestiero
che fa fortuna nella Patria del Friuli. Notarius domini patriarche ovvero notarius et scriba patriarchalis curie Aquilegensis, egli fu tra i tanti che prestarono la propria sapienza professionale e il proprio talento umano per coadiuvare i vescovi e metropoliti aquileiesi nella complessa opera di governo, in spiritualibus e in temporalibus, di una Chiesa che accorpava in un unico ordinario funzioni disparatissime. Di lui – che prestò la sua opera a vari patriarchi (da Ottobono, primus artifex della sua fortuna, a Pagano della Torre, a Bertrando di Saint-Geniès fino a Nicolò di Lussemburgo) – si conservano presso la Biblioteca Comunale di Udine “Vincenzo Joppi”, nel Fondo Principale, tre protocolli con segnature 1474/I, II e III. Il 1474/III, il più voluminoso e consistente dei tre, è stato pubblicato in questa collana nel 2009, sempre a cura di Martina Cameli. Pur non rappresentando la totalità della sua opera, i tre protocolli pervenuti restituiscono un’ampia porzione dell’attività e della produzione documentaria di questo notaio e, nella varietà dei documenti e delle registrazioni che li compongono e li contraddistinguono, riflettono la fluidità e complessità dell’instrumentum notarile nel Friuli di tardo Duecento e primo Trecento, e aiutano a comprendere il passaggio verso la definizione di un nuovo ruolo dei notai patriarcali e di una nuova – ed inedita – “burocrazia” vescovile.
Martina Cameli, Note e quaderni di Meglioranza da Thiene notaio dei patriarchi di Aquileia (1302-1310, 1318-1319), Roma, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, 2017, pp. 380 (Fonti per la Storia della Chiesa in Friuli – Serie medievale, 19).