I Frammenti dei registri di Giovanni di Pietro da Fratte di Gaeta e di Pietro di Giovanni da Baone. Notai patriarcali (1334-1336), curati da Sebastiano Blancato, costituiranno il 28° volume delle «Fonti per la Storia della Chiesa in Friuli dell’Istituto Pio Paschini di Udine. Serie…
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Frammenti dei registri di Giovanni di Pietro da Fratte di Gaeta e di Pietro di Giovanni da Baone. Notai patriarcali (1334-1336), curati da Sebastiano Blancato, costituiranno il 28° volume delle «Fonti per la Storia della Chiesa in Friuli dell’Istituto Pio Paschini di Udine. Serie Medievale», pubblicate sotto l’egida dell’ISIME.
Il libro raccoglie in 78 documenti (151, se si considerano gli atti integralmente inserti) l’attività, esclusivamente in spiritualibus, del patriarca Bertrando di Saint-Geniès nel primo anno del suo insediamento in Friuli (dalla fine di dicembre 1334 alla fine di gennaio 1336), così come ci è stata restituita da 5 frammenti di registri sparsi in tre diversi istituti di conservazione (la Biblioteca Civica e la Biblioteca Arcivescovile di Udine, e la Biblioteca Guarneriana di San Daniele). Più sfuggente è la figura del notaio basso-laziale, le cui tracce non vanno oltre il biennio ricordato e del quale si sa solo che seguì il patriarca in Friuli da Avignone; del notaio veneto, invece, al tempo già canonico di Treviso, si sa che avrebbe finito i suoi giorni come pastore di quella diocesi. E all’elezione di un vescovo di Treviso, Giovanni Paolo Della Costa (1336), rimanda una corposa serie documentaria qui contenuta. Un altro gruppo di atti testimonia le numerose richieste di riconoscimento di prebende e dignità ecclesiastiche tramite l’ostensione al nuovo patriarca dei documenti comprovanti l’avvenuta collazione (dall’arciprete di Verona, all’arcidiacono di Aquileia, all’abate di Rosazzo, e molti altri ecclesiastici titolari di benefici nelle varie diocesi della provincia aquileiese). Infine, si segnalano i primi due atti del volume: il decreto di annessione della prepositura di San Odorico al Tagliamento alla chiesa di Sant’Odorico di Udine, quando questa venne elevata a chiesa collegiata dal patriarca, appena giunto a Udine, con il nuovo titolo di Santa Maria (23 dicembre 1334); e la successiva conferma della disposizione patriarcale da parte del capitolo di Aquileia (2 febbraio 1335).
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