Luca Mor

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Luca Mor (Brescia, 1971) è uno storico dell’arte medievale. Si laurea nel 1999 all’Università di Udine in Conservazione dei Beni culturali e nello stesso Ateneo consegue nel 2006 il titolo di dottore di ricerca in Storia dell’arte. A Firenze è borsista della Fondazione di Storia dell’arte “Roberto Longhi” (1999/2000) e dal 2004 inizia a svolgere attività didattica e seminariale in ambito accademico, in particolare all’Università di Padova. Qui ottiene anche l’incarico di Adjunct professor di “Storia dell’arte medievale” (A.A. 2008/09) per il Corso di laurea triennale in Progettazione e Gestione del Turismo culturale e nel 2010 un assegno di ricerca. All’Università di Udine è Adjunct professor sia di “Produzione artistica in età romanica e gotica” (dall’A.A. 2014/15 al 2019/20) per il Corso di laurea magistrale di Storia dell’arte e conservazione dei beni storico-artistici, sia di “Storia dell’arte medievale” (dall’A.A. 2014/15 al 2021/22) per il Corso della Scuola di Specializzazione in beni storico artistici. Dal 2012 è ispettore onorario del Ministero della Cultura per la tutela e la vigilanza del patrimonio storico-artistico ed etnoantropologico d’età medievale del Friuli Venezia Giulia, segnatamente per la scultura lignea, e dal 2018 è membro della Commissione per l’Arte Sacra e i Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Udine. Attualmente indaga gli apporti transfrontalieri e la varietà delle declinazioni stilistiche e tipologiche della produzione plastica in legno dell’arco alpino tra i secoli XII e XIV, nonché le arti figurative dal Medioevo al primo Rinascimento negli antichi territori del Patriarcato di Aquileia. Ha fatto parte di diversi progetti di ricerca e sono numerose le sue collaborazioni in Italia e all’estero con istituti pubblici, diocesani e privati di tutela e valorizzazione dei beni culturali, tra cui la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia e per la quale ha anche ideato la mostra internazionale di cui è stato co-curatore: Il Crocifisso di Cividale e la scultura lignea nel Patriarcato di Aquileia al tempo di Pellegrino II (secoli XII-XIII) (Cividale del Friuli, 2014). È stato altresì co-curatore delle esposizioni: Teste colossali di pietra. Una riscoperta per l’antica Brixia (Brescia 2008); Il Crocifisso di Araceli. Dalle Prealpi a Vicenza. Itinerari di scultura lignea medievale (Vicenza, 2017); Imago splendida. Capolavori di scultura lignea a Bologna dal Romanico al Duecento (Bologna, 2019/2020). Tra i molti contributi scientifici di cui è autore si ricordano alcuni dei saggi più recenti: Sculture gotiche in legno della Valle d’Aosta. Analisi critica di un censimento (2019); I Dolenti in legno di Cividale del Friuli. Per una ricomposizione (inderogabile) con il Crocifisso del duomo (2020); Su un maestro dal fare garbato. Una Madonna del Trecento e un raggruppamento di sculture lignee nelle Alpi orientali (2020); L’arca del beato Odorico da Pordenone. Resoconti e osservazioni su un celebre sepolcro gotico (2020).
Istituto Pio Paschini
per la storia della Chiesa in Friuli

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