Martina Cameli
Registri e imbreviature di Meglioranza da Thiene
Originario di Thiene, nel Vicentino (ma in diocesi di Padova), con studi e ordinazione chiericale probabilmente padovani, Meglioranza è un notaio-chierico-forestiero che fa fortuna e ‘si sistema’ nella Patria del Friuli. Notarius domini patriarche ovvero notarius et scriba patriarchalis curie Aquilegensis, egli fu tra i tanti che prestarono la propria sapienza professionale e il proprio talento umano per coadiuvare i vescovi e metropoliti aquileiesi nella complessa opera di governo, in spiritualibus e in temporalibus, di una Chiesa che accorpava in un unico ordinario funzioni disparatissime. Di lui – che prestò la sua opera a vari patriarchi (da Ottobono, primus artifex della sua fortuna, a Pagano Della Torre, a Bertrando di Saint-Geniès fino a Nicolò di Lussemburgo) – si conservano presso la Biblioteca Comunale di Udine “Vincenzo Joppi”, nel Fondo Principale, tre protocolli. Le segnature sono le seguenti: 1474/I, II e III. Quello che qui si pubblica è il III, il più voluminoso e consistente dei tre, che copre anche un arco maggiore di anni rispetto agli altri. Protocollo notarile tout-court e non registro di curia, esso rappresenta l’attività di Meglioranza, intesa in toto: quella sua al servizio della curia patriarcale e quella sua privata, e si presenta come un libro-archivio, uno zibaldone destinato a contenere tutto ciò che Meglioranza riteneva importante e potenzialmente utile.
Martina Cameli, Registri e imbreviature di Meglioranza da Thiene notaio dei patriarchi di Aquileia (1304-1313, 1321?-1323, 1324?-1334), Roma, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, 2009, pp. 534 (Fonti per la Storia della Chiesa in Friuli – Serie medievale, 8).